Recensione La Patata Bollente

La Patata Bollente si trova a Fornacette, comune di Calcinaia (Pisa) in Via Tosco-Romagnola, 2, quindi non molto lontano da dove vivo.

Mi era già capitato di andarci molti anni fa, ricordo ancora degli ottimi tagliolini cacio e pepe e l’altrettanto buona pasta al pesto. Ricordo anche che quella sera ero andato con il Piaggio Zip di mia sorella, che decise di non partire più, e lo portammo a casa caricandolo dentro l’Opel Zafira di mio babbo. Ma a causa della posizione necessaria a farlo entrare in bauliera, colò benzina ovunque, impregnando l’auto di quella puzza per i mesi successivi heheheeh

Insomma come capite si parla di almeno 15 anni fa, ma ne conservavo un bel ricordo, sicche reduci del nostro viaggio a Londra e affamati di Italico cibo, con Giulia decidiamo di andare a riscoprire questo locale.

Era una sera piovosa, e percorriamo piano la Tosco Romagnola alla ricerca della traversa sterrata che conduce alla Patata Bollente. Finalmente la troviamo, e certamente anche a causa del clima impietoso ringraziamo di essere andati con il Range Rover (altra nostra compagna di viaggi e avventure), perche la strada seppur illuminata è disseminata di profonde pozze. In ogni caso è lunga solo poche centinaia di metri, e non desta preoccupazioni. Parcheggiamo quindi davanti l’ingresso della Patata Bollente e ci fiondiamo dentro, avendo inizialmente l’imbarazzantissima sensazione di essere entrati un’ abitazione privata!

Sarà stata la furia per non bagnarsi, sarà stata la poca visibilità dovuta alla notte piovosa, ma fu quella la prima impressione. In realtà semplicemente l’ingresso è molto modesto, probabilmente è lo stesso ingresso di quando il locale era ancora una casa di campagna, infatti non conduce ad un vera propria anticamera al ristorante, ma sei li, in mezzo ai tavoli con la gente che mangia.

Il locale era pieno, ma ci facciamo largo fra i tavoli raggiungendo il bancone, e pur non avendo prenotato ci trovano velocemente posto, fra l’altro in una bella posizione centrale.

Mi accorgo subito che del locale che ricordavo non è rimasto nulla, diversi interni e sicuramente diversa gestione.

Ma si riconferma un ambiente molto piacevole, dall’aspetto rustico e allo stesso curato; forse qualche arredo, come la rete con dei polli finti che copre il soffitto di un salone, risulta un po’ eccessiva e barocca, ma nulla di grave.

Arrivano i menù ed iniziamo la nostra cernita.

Ne io ne Giulia avevamo voglia di Pizza, pur sapendo essere buona in questo locale, ma optiamo per un tagliere di antipasti toscani e due primi accompagnati dalla classica bottiglia di vino. Il menu comunque era ben fornito e ricco di piatti invitanti.

Qui la sorpresa, gli antipasti ci vengono serviti su di un ciocco di legno, che sorregge un tagliere ricavato dalla fetta di un tronco. Ottimo impatto scenografico, ma ingombrava non poco il piccolo tavolo.

I formaggi, salumi e crostini che popolano il tagliere si rivelano tutti ottimi, e con Giulia, voraci come cavallette dopo aver attraversato il deserto, spazzoliamo via tutto felicemente.

Dopo un attesa moderata, arrivano i primi, una carbonara ed una pasta ai funghi, anch’esse molto buone (ma non eccezionali).

Ci fermiamo qui, perche gli ottimi ed abbondanti antipasti, seguiti dalle pasteasciutte ci avevano felicemente saziato, non abbiamo quindi provato i dolci.

In conclusione? Un bel posto dove andare, non è particolarmente economico, anzi si posiziona su una fascia relativamente alta; ma cucina e materie prime sono al’altezza delle aspettative, l’ambiente seppur affollato rimane molto carino.

Veniamo via soddisfatti e brilli (heheheheheh), sarà un posto in cui torneremo sicuramente, per assaggiare anche le loro altre specialità.